Psicologo – Forlì

Magia del web: bastano pochi gesti, basta seguire un link, digitare un nome su un motore di ricerca, e ci ritroviamo ad ottenere una quantità di informazioni, a vedere panorami, ascoltare qualunque musica, o a conoscere qualcosa di persone che non abbiamo mai incontrato e che probabilmente non incontreremo mai.  Grazie a Internet siamo tutti connessi, tutti così vicini gli uni agli altri in qualunque momento; ma forse anche tutti un po’ più soli e chiusi nella propria nicchia, che questo significhi starsene nel proprio salotto al computer oppure con gli occhi fissi sullo smartphone al bar.

Così… Eccomi anch’io sul web; in questo caso in veste professionale, per farvi conoscere qualcosa del mio pensiero e, per quanto possibile in questa sede, del mio modo di lavorare. Mi occupo di psicologia clinica – particolarmente di disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbi della personalità e problematiche legate all’autostima – e psicologia dello sport.

Il mio ambito professionale è forse quello che coinvolge maggiormente la sfera più profondamente personale delle persone con cui si lavora, e questo rende il mio lavoro tanto affascinante quanto delicato. Scegliere di “andare a parlare” con uno psicologo non è una decisione che si prende in un giorno; e a volte è anche un gesto di umiltà, il frutto di un percorso attraverso il quale si è dovuto constatare che non c’erano più possibilità e risorse per controllare, gestire o risolvere da soli la situazione.

Con queste premesse sulle spalle, è naturale e anche molto giusto volere evitare di affidarsi al primo che capita. Perchè quel che ci si appresta a fare è lavorare su sè stessi, non più da soli ma con l’aiuto di un professionista che potrà e dovrà guidarci, ma non potrà mai sostituirsi a noi…                              Pensate ad esempio a chi allena un atleta: identifica i problemi, i continui errori che sistematicamente si ripetono, sempre uguali, fa emergere gli aspetti più fragili dal punto di vista tecnico e mentale, e predispone programmi di lavoro per far migliorare il suo assistito; ma di chi sarà il sudore, la fatica, a volte il dolore, e soprattutto la forza di volontà per gettare il cuore oltre ogni ostacolo? Inevitabilmente dell’atleta, con la sua particolare personalità, e con il suo personalissimo modo di esprimere il proprio talento. Un allenatore potrà insegnargli, per così dire, tutte le lettere dell’alfabeto; ma la calligrafia con cui scriverlo non potrà che mettercela l’atleta.                        Difficile dunque orientarsi tra tanti psicologi e psicoterapeuti, difficile individuare quello più adatto avendo a disposizione non molto di più che una lista di nomi, qualche annuncio corredato di foto, una grande quantità di scuole di pensiero e approcci diversi, e l’impersonale mare infinito della Rete. Per questo, qualora aveste bisogno di informazioni o di suggerimenti in grado di orientare più compiutamente le vostre scelte, non esitate a contattarmi anche tramite e-mail.

Dott. Giacomo Ronchi

 

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